Si è aperta con la lettura di un saluto del Pontefice Benedetto XVI, la presentazione del Comitato Parlamentare amici della Fondazione Sorella Natura, svoltasi martedì 5 giugno in un'Aula della Camera dei Deputati. L’incontro, avvenuto in occasione della Giornata mondiale per l’Ambiente, ha avuto lo scopo di presentare una cultura ambientale cristiana fondata sul rispetto dei valori etici, non negoziabili, della tutela della vita, dell’economia solidale e dello sviluppo sostenibile. Nel suo messaggio il Santo Padre insieme ai saluti ha invitato i partecipanti “a rispettare sempre il creato e a promuovere una cultura ambientale fondata sul rispetto dei valori etici, la tutela della vita economia solidale e lo sviluppo sostenibile”, oltre ad aggiungere “un personale saluto augurando pieno successo a provvida iniziativa”. Roberto Leoni, Presidente della Fondazione Sorella Natura ha spiegato che solo attraverso una nuova cultura fondata sulle virtù cristiane “l’azione dei legislatori potrà svilupparsi libera dai condizionamenti di una cultura ambientale catastrofista e malthusiana, che, di fatto, ha se non impedito reso molto difficile, in Italia, il corretto approccio alle grandi questioni ambientali quali quelle energetica, dei rifiuti, della tutela del territorio e dello sviluppo, sostenibile, del Paese”. Leoni ha quindi sottolineato che “non è possibile accettare manomissioni ambientali come l’aborto, la fecondazione artificiale priva di ogni regola etica, le manipolazioni genetiche degli esseri umani, lo stravolgimento delle norme etiche che governano i rapporti umani, a cominciare dalla formazione del nucleo familiare, finalizzato alla gioia, alla vita e all’amore”. Don Manlio Sodi, Docente ordinario alla Facoltà di Teologia della Università Pontificia Salesiana, ha precisato quali sono le virtù ed i valori indicati dalla Dottrina Sociale della Chiesa per governare saggiamente il rapporto tra umanità e creato. Il professore salesiano ha rilevato che “deve essere contrastata la posizione di coloro che considerano la natura al di sopra o allo stesso livello di importanza delle persone umane”. “E’ vero che l’uomo non deve abusare della natura”, ha continuato don Manlio, ma “la prospettiva trascendente dell’essere umano e del suo rapporto con il Creatore e con le altre creature favorisce un uso ecologico della natura, che non disumanizza la persona né degrada l’ambiente”. Dopo aver ribadito il principio secondo cui la cura dell’ambiente presuppone l’accettazione della destinazione universale dei beni della terra, il docente di teologia ha sottolineato il “bisogno di collaborare allo sviluppo ordinato delle regioni più povere così come la necessità di rispettare i diversi stili di vita”. Don Manlio ha concluso affermando che una saggia ecologia “esorta ad un esame di coscienza, offre un'occasione di formazione, guarda la persona nella sua grandezza e integrità, invita alla formulazione di leggi e disposizioni che evidenzino l’armonia tra persona e natura, rispetta l’ambiente perché come l’ha ricevuto lo trasmetta ad altri, vive nella consapevolezza di contribuire alla preparazione di cieli e terra nuova dove tutto ritroverà il senso originario dato dall’impronta del Creatore”. Alla presentazione sono intervenuti anche Riccardo Cascioli, presidente del CESPAS (Centro Europeo di Studi su Popolazione, Ambiente e Sviluppo) e Antonio Gaspari, coordinatore del master in Scienze Ambientali dell’Università Europea di Roma, autori dei due volumi pubblicati dalla Piemme:“Le bugie degli ambientalisti” (2004 – 2006). Riccardo Cascioli ha spiegato che dietro la cultura ambientalista avanza una vera e propria rivoluzione antropologica che da una parte degrada la dignità dell'uomo e dall'altra punta al risultato economico di una povertà generalizzata, come dimostra ad esempio il concetto di impronta ecologica. A questo proposito Gaspari ha ricordato gli insegnamenti in materia del Pontefice Giovanni Paolo II che nella Centesimus annus invocava una “ecologia umana fondata sul primato della persona umana e della sua interiorità”, “un'ecologia sociale del lavoro attenta alla qualità della vita e ad uno sviluppo economico per l'uomo, e non contro” e “un'ecologia familiare che veda nella famiglia la prima scuola di umanità e di umanizzazione del mondo”. In conclusione l’onorevole Angelo Sanza, decano della Camera dei Deputati e coordinatore del Comitato dei 69 Deputati amici della Fondazione Sorella Natura, ha invitato le istituzioni ed i colleghi a prendere in seria considerazione la necessità di una cultura ambientalista ispirata all’umanesimo cristiano. All’incontro sono pervenuti anche i messaggi di incoraggiamento del Cardinale Giovan Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, e di monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi.
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