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inserito il: 19-9-2008
IL WWF ITALIA INCIAMPA SULLA BUFALA DEGLI ORSI
di Maurizio Morabito

La pubblicazione dell'articolo di SVIPOP su "La bufala degli orsi" ha spinto un lettore a chiedere spiegazioni al presidente onorario del WWF Italia Fulco Pratesi, il quale ha risposto rimandando al comunicato stampa del WWF Italia datato 10 settembre, che smentisce trattarsi di una bufala. Un comunicato in cui si ripete la solita litania sul riscaldamento globale ma che clamorosamente smentisce ciò che il WWF Internazionale aveva pubblicato sulla questione. Inoltre curiosamente sul sito del WWF Italia di questo comunicato non c'è traccia. Allora ne pubblichiamo noi il testo, seguito dalla risposta dell'autore del precedente articolo su SVIPOP:

WWF: NESSUNA BUFALA SUGLI ORSI POLARI
"Nessuna bufala sugli orsi polari: il WWF Internazionale ha rappresentato il problema dei cambiamenti climatici e del repentino fenomeno dello scioglimento dei ghiacci, mostrando come alcune specie animali – in questo caso 9 orsi polari che nuotavano a centinaia di chilometri di distanza da un qualsiasi approdo, un caso eclatante rispetto ai pochi osservati negli anni precedenti – siano oggi più che mai esposti a tali fenomeni e come le loro abitudini di caccia e la loro ricerca di cibo in un momento importante del ciclo biologico siano sempre di più influenzati da quanto sta radicalmente avvenendo nel loro ambiente naturale.

Sia a livello di comunità scientifica, sia a livello politico presso tutti i Paesi del G8, USA compresi, è ormai riconosciuto che i cambiamenti climatici sono reali e comportano grossi rischi per molte specie animali e per le popolazioni umane. Tanto più che agosto è stato il mese record per lo scioglimento dei ghiacci in Artico.

Qualsiasi intervento a favore dei 9 orsi, da noi auspicato, si è dimostrato di enorme difficoltà soprattutto per le condizioni meteorologiche dell'area Artica. Nonostante ciò il WWF continua a sperare che quegli orsi ce l'abbiano fatta. Ma allo stesso tempo sottolinea la sua preoccupazione per il resto della popolazione che dovrà affrontare un futuro sempre meno roseo, circa 25.000 esemplari in tutto il mondo divisi in 19 popolazioni di cui 5 sono già in declino (sulle 10 seguite e monitorate, mentre delle altre non si hanno dati sufficienti per fare una valutazione).

E' una situazione che stimola il WWF ad aumentare gli sforzi per contrastare tali futuri eventi - anche attraverso tecniche di monitoraggio satellitare più efficaci che consentano di seguire gli orsi polari fino in mare aperto - e a spingere chi deve a promuovere quelle modifiche nelle politiche economiche e di sviluppo necessarie a frenare e contenere il fenomeno dei cambiamenti climatici. Ci auguriamo che le istituzioni sappiano accettare la sfida senza nascondere la testa sotto la sabbia".


IL WWF ITALIA SALVA GLI ORSI E MANGIA LA BUFALA
Maurizio Morabito

 
E’ con notevole disappunto che leggo l’intervento del WWF Italia riguardo l’incresciosa invenzione giornalistica dell’estate 2008, nota come “la bufala degli orsi”.
 
Il WWF infatti, che da una parte fa cenno alla “comunità scientifica” per ribadire che “i cambiamenti climatici sono reali”, ha perso una buona occasione per prendere le distanze da coloro che, al di fuori di ogni scienza e di ogni conoscenza, hanno distorto i comunicati...del WWF internazionale!
 
Innanzitutto ribadisco quanto dovrebbe essere chiaro dall’articolo su SVIPOP: La “bufala” non e’ stata perpetrata dal WWF, che e’ invece la mia fonte di riferimento nello smascherare le invenzioni giornalistiche del Daily Mail, e di Repubblica.
 
Confrontando quegli articoli con i comunicati stampa del WWF internazionale, si scopre infatti quanto alcuni giornalisti siano capaci di inventare certe cose di sana pianta. Insomma e' proprio se si crede a quanto riferito dal WWF internazionale, che non si puo’ credere al Daily Mail, e a Repubblica, e che si capisce la “profondita’” (per non dire peggio) della “bufala”.
 
Invece adesso leggiamo il WWF Italia avventurarsi a intitolare “Nessuna bufala sugli orsi polari” per poi arrivare addirittura a dire che i nove orsi polari avvistati “nuotavano a centinaia di chilometri di distanza da un qualsiasi approdo".
 
Ma tutto cio’ non e’ assolutamente vero.
Primo: ho dimostrato con dovizia di particolari come il Daily Mail e Repubblica abbiano costruito due “notizie-romanzo” intorno a nove orsi in affogamento, andando assolutamente al di la’ di quanto riportato dal WWF internazionale.
 
Secondo: proprio il WWF internazionale, e in particolare la loro sezione in Alaska, aveva chiaramente indicato fin dal principio che solo uno di quegli orsi era stato visto “ad almeno” cento chilometri dalla costa (gli altri otto, quindi, erano molto piu’ vicini), e non certo tutti e nove “a centinaia di chilometri da un qualsiasi approdo”.
(Dall’originale: “at least nine polar bears swimming in open water – with one at least 60 miles from shore” )
 
Forse ci sono dei problemi con la lingua inglese, al WWF Italia? Oppure i comunicati stampa vengono scritti senza leggere gli originali?
 
Oppure ancora: bisogna cominciare a pensare che il WWF Italia vuole smentire il WWF internazionale, per entrare a pieno titolo nello sporco gioco delle notizie inventate?
 
Negando l’evidenza dei fatti, non sta forse il WWF Italia diventando praticamente complice in quel reato morale che e’ la manipolazione di cio’ che accade in natura a scopo pubblicitario e/o sensazionalistico e/o propagandistico?
 
Non bisogna essere seguaci di Sarah Palin in giro per l’Alaska armati di fucile e apparato da campo per l’inscatolamento di carne di orso bianco, per capire che quanti dichiarano di voler proteggere gli orsi ma poi si inventano notizie e situazioni senza base nella realta’, commettono un triplo disservizio alla loro causa: rischiando di perdere la credibilita’ per le lotte ambientali future; di sprecare tempo in sforzi inutili perche’ ingiustificati; e di provocare interventi nocivi all’equilibrio naturale (e agli orsi) perche’ basati su false premesse.
 
E’ davvero interessato il WWF Italia a capire di piu’ della vita degli orsi polari? Allora il mio primo e piu’ pressante invito e’ di mantenere i venditori di fumo a distanza anche se si dichiarano “amici”, e di essere sempre precisi e puntuali. Perche’ quando si parla di Natura, la precisione e la puntualita’ non sono degli optional: sono tutto.