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inserito il: 3-1-2008
Rottamazione auto, dannosa per l'ambiente. Ecco la prova
di Bruno Pistone*

La rottamazione delle auto messa in atto dal governo Prodi è una operazione truffaldina e devastante per l'ambiente. Nel 1994 in Germania l'IFEU (Istituto per la Ricerca Energetica e Ambientale) di Heidelberg valutava che l'estrazione e la lavorazione delle materie prime necessarie per costruire una sola vettura di media grandezza
producevano 25 tonnellate di rifiuti e 922 milioni di metri cubi di aria inquinata.

Nel frattempo sono stati fatti dei progressi, e un produttore autorevole (Mercedes), comunica che per produrre il suo modello più avanzato, “Classe C”, occorre energia equivalente a 3800 litri di petrolio. Dal confronto con i dati precedenti è evidente che questa cifra è assai ottimistica, ma nei confronti che esporrò qui di seguito la prenderò per buona perchè mi pare sia già significativa, e mi permette di usare la medesima unità di misura dell' energia (kWh=Kilowattora).

I parametri del costo energetico
L' energia contenuta in un litro di petrolio (circa 10 mila kcalorie) vale 11,6 kWh. Perciò il petrolio citato dalla Mercedes nel modello descritto equivale all'energia di 44.080 kWh, e siccome la vettura considerata pesa circa 1600 Kg, la sua produzione richiederebbe 27,55 Kwh per ogni kilogrammo. Nel seguito riferirò questo parametro all'auto di media grandezza che è oggetto della rottamazione proposta in Italia. Essa pesa circa 900 Kg.

Le spudorate menzogne del governo Prodi
Si è detto agli italiani che nella produzione dell'auto nuova si sarebbe riciclato il 70 per cento dell'auto dismessa, creando con questa parola (non so se per ignoranza o malafede o ambedue) un equivoco, che cioè questa cifra esprimesse la parte di auto effettivamente riutilizzata. Ma questo materiale non va prima separato nelle sue componenti, liberato da vernici, ruggine, olio, ecc.? E come potrebbe trovare subito posto nelle nuove vetture? I vetri, i sedili, i parafanghi, i fanali, i radiatori, ecc. ecc. hanno la medesima forma su ogni vettura? In realtà è fin troppo evidente che questo 70 per cento promesso non misura affatto il materiale che viene riciclato, ma misura quello che viene prelevato per poi lavorarlo come tutto il resto. E così l'ingannevole giochino di parole permette di eludere due domande:

1 - Quanto costano la raccolta di tutto questo materiale (che si trova sparso ovviamente nei punti più disparati), il suo trasporto, il suo stoccaggio ?
2 - Dove finirà il materiale rottamato che non potrà esser riciclato?

Ma il peggio di questo falso “riciclaggio” si scopre quando si fa il vero bilancio globale delle energie.
Siamo già fin troppo ottimisti se consideriamo per ogni vettura la seguente proporzione:

- Materiale effettivamente riciclato nella nuova auto, 20 per cento di 900 Kg, pari a 180 Kg;
- Materiale da lavorare ex-novo, 80 per cento di 900 Kg, pari a 720 Kg;
- Materiale residuato dall'auto dismessa (che finirà alle discariche): 80 percento di 900 Kg, cioè 720 Kg;

Ecco allora le conseguenze:

Costo ambientale della sostituzione di un'automobile per "riciclaggio".
Per ogni nuova vettura immessa tramite il cosiddetto riciclo, applicando alla quota da produrre ex-novo il parametro (ottimistico !) fornito dalla Mercedes, spenderemmo 720 (Kg) x 27,55 (kWh/Kg) = 19.836 Kilowattore
E se valessero ancora oggi per la produzione ex-novo i parametri che furono calcolati nel 1994 dal suddetto Istituto di Heidelberg, questa produzione provocherebbe sull'ambiente circa 20 tonnellate di rifiuti e 738 milioni di metri cubi di aria inquinata !

Costo ambientale che deriverebbe dal conservare per 5 anni l'auto vecchia
Poiché anche un'auto nuova non resta esente da riparazioni, invecchiamento e svalutazione, il danno derivante dalla sola vecchiaia dell'auto consiste sostanzialmente nel maggior consumo di carburante, olio e altri liquidi (valutabili nel 20 percento in più che in un'auto nuova), e in una più frequente sostituzione di parti meccaniche (valutabili nel 7 percento annuali). Nell'ipotesi che la vettura funzionasse ancora per 5 anni percorrendo 15 mila Km/anno si avrebbero i seguenti carichi ambientali:

- Maggior carico ambientale dovuto al consumo dei liquidi (qui valutabili in benzina equivalente) pari a 0.02 (litri/Km) x 11,6 (kWh / litro) x 15000 (Km) = 3480 kWh
- Maggior usura delle parti meccaniche = 0.07 (percentuale annuale) x 5 (anni) x 900 (Kg) = 315 Kg, che
corrispondono all'energia di 315 x 27,55 = 8678 kWh.

Il maggior costo di 5 anni di uso sarebbe dunque pari a 3480 +8678 = 12158 kWh, cioè poco più della metà di quanto costerà all'ambiente la scellerata operazione gestita dal governo Prodi con la complicità dei “verdi” ! E si noti che questo è già un dato assai ottimistico, perchè ignora i parametri di inquinamento considerati dal succitato Istituto di Heidelberg.

*Ingegnere